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L’importanza della temperatura di colore nella cinematografia

temperatura di colore nella cinematografia

La temperatura di colore nel cinema è essenziale per creare l’atmosfera e guidare le emozioni del pubblico. Comprendere e manipolare le luci per film consente ai filmmaker di ottenere effetti visivi che trasformano completamente la percezione di una scena. In questo articolo analizziamo proprio che cos’è la temperatura di colore e come funziona il bilanciamento del bianco nella cinematografia.

Cos’è la temperatura di colore

Con temperatura di colore in cinema e fotografia ci si riferisce alla tonalità della luce misurata in gradi Kelvin (K) da circa 1.000K (rosso molto caldo) a 10.000K (blu molto freddo). Ecco uno schema sintetico:

  • le luci calde sono comprese tra 2.000K e 3.500K e hanno sfumature verso il rosso, l’arancione o il giallo, simili alle candele o alle lampade a incandescenza;
  • quella neutra, tra i 4.000K a 5.500K, assomiglia a quella diurna media e risulta naturale;
  • i toni freddi, infine, superiori a 5.500K, tendono verso il blu e ricordano la luminosità del cielo sereno.

Il bilanciamento del bianco nella cinematografia consiste proprio nella regolazione della temperatura in modo che i bianchi appaiano effettivamente bianchi e non tendano verso altre tonalità, così da avere una resa coerente dei colori e delle luci per il film.

L’impatto della temperatura di colore sulla percezione visiva

La temperatura di colore nel cinema influisce su come il pubblico vede e vive la scena. Le luci calde creano un’atmosfera accogliente, intima e nostalgica. Sono utilizzate per suscitare una sensazione di calore emotivo e momenti romantici.

Le tonalità fredde, al contrario, evocano sensazioni di tristezza, alienazione o tensione. Ricordano le lampade al neon e vengono infatti utilizzate in set quali ospedali, uffici, laboratori o ambienti futuristici, per trasmettere un’atmosfera sterile, clinica o tecnologica.

Le gradazioni neutre ispirano rappresentazioni realistiche e bilanciate per rappresentare ambienti esterni durante il giorno o in interni ben illuminati per una qualità più naturale e versatile.

Utilizzo creativo della temperatura di colore nel cinema

L’impiego creativo delle luci calde o fredde influisce sulla narrazione con sottotesti emotivi o creando contrasto tra diverse scene o momenti del film. Un brusco scarto da toni caldi a freddi, per esempio, sottolinea un cambio drastico nel registro emotivo della sequenza. Le temperature possono essere utilizzate anche come simboli, o per identificare una location.

Esempi di film con uso distintivo della temperatura di colore

Un classico esempio di film che associa diverse temperature a luoghi diversi è Traffic, il film del 2000 vincitore di 4 premi Oscar. In Blade Runner 2049, invece, il regista Denis Villeneuve e il direttore della fotografia Roger Deakins hanno associato i toni freddi del blu al mondo distopico, mentre i sogni virano sull’arancione caldo. Un altro titolo recente da ricordare è La La Land che sfrutta la temperatura nella fase finale del film per evidenziare gli stati d’animo dei personaggi.

La temperatura di colore è uno strumento potente nella cinematografia, capace di influenzare profondamente l’atmosfera e l’emozione di una scena. Per trovare l’attrezzatura migliore per realizzare i tuoi progetti, scegli l’esperienza di Treti, da 40 anni al servizio della luce e dello spettacolo.

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